Benessereblog Salute Influenza aviaria H7N9, confermato contagio umano a Hong Kong

Influenza aviaria H7N9, confermato contagio umano a Hong Kong

Una donna di 36 anni è risultata positiva al virus H7N9 ed è ricoverata in gravi condizioni a Hong Kong: è il secondo caso fuori della Cina dopo Taiwan.

Influenza aviaria H7N9, confermato contagio umano a Hong Kong

Se ne parla meno rispetto a qualche tempo fa, ma l’influenza aviaria H7N9 sta continuando a diffondersi, per quanto lentamente, nel Sud Est asiatico.

Dopo che ad agosto 2013 era stato accertato il primo caso di contagio umano diretto in Cina, con l’analisi del decesso di un uomo di 60 e della figlia di 32 uccisi dal virus, il governo del vicino stato di  Hong Kong ha finalmente confermato la possibilità di contagio umano del virus: è stato infatti reso pubblico il caso di una donna di 36 anni, di professione domestica, ricoverata in un ospedale di Hong Kong in gravi condizioni dopo essere venuta in contatto con pollame infetto nella città cinese di Shenzhen, al confine con Hong Kong.

Sorte volle che questa ammissione del governo di Hong Kong, solitamente restio ad ammettere gli affari di salute interna al paese, sia arrivato nel giorno del decimo anniversario dalla diffusione della SARS, la sindrome respiratoria acuta dovuta al virus H5N1 che ebbe nascita e diffusione proprio nel paese asiatico, uccidendo circa 377 persone nel corso del tempo.

Il virus H7N9 è uno dei ceppi più resistenti del sottotipo virologico H7, tanto da essere risultato immune ai classici farmaci retrovirali utilizzati nella terapia del virus: inizialmente si pensava che non potesse trasmettersi da uomo a uomo, ma l’ammissione della Cina e poi di Hong Kong ha decisamente dato un’inversione di rotta allo studio approfondito di questa tipologia di virus.

Anche in Italia, questa estate, c’erano stati alcuni casi di diffusione di H7 in allevamenti ovicoli tra l’Emilia Romagna e il Veneto, con particolare attenzione alla provincia di Ferrara, che avevano portato all’abbattimento preventivo di circa un milione di capi e uova che avrebbero potuto essere infettati dal virus H7; inoltre era stato rivelato che un lavoratore agricolo era risultato positivo all’infezione del sottotipo H7N7.

Non si parla ancora di epidemia diffusa o tantomeno di pandemia, anche se l’allerta resta alta nel Sud Est asiatico per via dei numerosi ceppi di influenza aviaria che si stanno sviluppando nell’area: il governo di Hong Kong ha intensificato i controlli sul pollame e gli esseri umani in transito nel paese. Il mese scorso una donna di 20 anni di Taiwan è risultata positiva all’infezione da H6N1.

Via | Reuters

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