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Paura del terremoto, come gestire l’ansia ed evitare attacchi di panico dopo una scossa

Come gestire la paura del terremoto e l'ansia scatenata dall'attesa di nuove scosse.

Paura del terremoto, come gestire l’ansia ed evitare attacchi di panico dopo una scossa

Le scosse di terremoto che stanno facendo tremare tutto il Nord-Italia negli ultimi giorni non hanno fortunatamente causato danni a persone o cose. Si è registrata solo una grande paura. Un timore innato, quello che nutriamo nei confronti di calamità naturali che non possiamo controllare e gestire, ancora più avvertito in Regioni come la Lombardia che non sono abituate a convivere con i terremoti.

Un opuscolo diffuso dalla Protezione Civile della Sicilia, Regione certamente più preparata psicologicamente agli sciami sismici, ci spiega come comportarci in questi casi con i bambini. È importante infatti evitare di farci prendere dal panico e dormire sonni tranquilli, senza l’ansia da nuova scossa a tenerci svegli e soprattutto è fondamentale evitare di cronicizzare le nostre paure.

La paura deriva dall’ignoranza. Conoscere le nostre emozioni e le cause scatenanti può essere dunque di grande aiuto, così come sapere cosa fare in caso di emergenza. Con i bambini è utile non mostrarsi né troppo indecisi né iperprotettivi. Rimanere calmi e mostrarsi lucidi in queste situazioni è fondamentale per non aumentare la percezione del rischio ed evitare di esasperare la tensione, vivendo nell’attesa perenne di una nuova scossa.

Lo stress ci tiene infatti all’erta, aumentando la frequenza cardiaca, la respirazione e compromettendo le altre funzionalità del corpo e della mente. Con i bambini sono molto utili anche fiabe, favole e giochi che li aiutino ad esternare le loro emozioni. E in noi adulti, come si manifesta il panico da terremoto e come possiamo affrontare la paura dello sciame sismico?

La psicoterapeuta Paola Vinciguerra, presidente dell’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), spiegava in un’intervista di qualche tempo fa che l’ansia si manifesta soprattutto di notte, tra gli anziani e tra le donne con bambini piccoli di età compresa tra i 35 ed i 45 anni. Chi è single spesso va a dormire da amici. L’ansia diffusa, scriveva la Vinciguerra, è accentuata dal fatto che la terra continua a tremare:

E dunque siamo sottoposti a un allarme reiterato: non si fa in tempo a rassicurarsi che torna una nuova scossa. Lo sciame sismico ci provoca una sensazione continua di minaccia, anticamera degli attacchi di panico. Tutte conseguenze della paura di morire, e del fatto di avere la responsabilità dei figli spesso piccoli, o di genitori anziani.

C’è chi dopo il sisma de L’Aquila dormiva sul divano perché questo dà l’impressione di controllare gli eventi, di essere pronti a tutto ed abbassa i livelli di ansia. Si tratta, però, di una soluzione temporanea. Se la paura non passa è bene intervenire e chiedere aiuto ad un esperto. L’instant therapy, ad esempio, un corso di poche lezioni, aiuta a gestire l’ansia da terremoto ed a pensare positivo. La psicologa lo consiglia se

avete avuto un attacco di panico, vi siete sentiti bloccati con la sensazione di morire, anche con sudore freddo e palpitazioni dopo aver sentito la casa ballare violentemente sotto i vostri piedi, avete vissuto un’esperienza traumatica molto forte che lascia strascichi e che va affrontata, altrimenti si può strutturare uno stato ansioso con conseguenti attacchi di panico.

Un consiglio pratico ed immediatamente efficace per affrontare la paura del terremoto, che come dicevamo rientra nella paura di morire, è documentarsi sull’evento, ridurlo ad un fenomeno esterno, fatto di cifre, numeri, leggendo il parere distaccato e razionale dei sismologi e rassicurandosi sulla portata dell’evento che non costituisce di per sé una grave minaccia per l’incolumità, se si prendono tutte le dovute precauzioni.

Foto | Flickr

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