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Ingrassate? Colpa della vostra personalità

Se mangiamo troppo e ingrassiamo può essere dovuto al nostro carattere. E' meglio cercare di capire cosa ci sta accadendo, e poi modificare il nostro comportamento.

Ingrassate? Colpa della vostra personalità

Siete grassi? Può essere dovuto ai tratti della vostra personalità. Sappiamo che il peso è spesso collegato alle emozioni, e dimagrire fa bene all’umore. Ma altre ricerche connesse al tema si susseguono incessantemente. Uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology ci fa sapere che l’obesità potrebbe essere collegata a specifici tratti del carattere. Gli scienziati hanno scoperto che le persone che sono più nevrotiche (soggette ad emozioni negative), distratte o poco regolari (disorganizzate, indisciplinate) hanno maggiori probabilità di essere sovrappeso o obese.

Lo studio ha analizzato diversi tipi di personalità che tendono a prendere peso: The Night Owl (i nottambuli la cui perdita del sonno riduce i livelli di leptina, l’ormone che segnala la pienezza, e fa salire la grelina, l’ormone che alimenta l’appetito), The Stress Junkie (chi scarica lo stress con il cibo), The Mindless Multitasker (chi si concentra a fare troppe cose e per rilassarsi mangia in maniera eccessiva), The Giver (chi pensa troppo al bisogno degli altri e cerca conforto con il cibo), The Perfectionist (chi vuole troppo da se stesso e allieva la pressione con il cibo) .

Vi ritrovate in una di queste categorie? Allorà è possibile che mangiate di più senza rendervene conto, e non perché avete fame. Districare le emozioni dal cibo può sembrare difficile, ma alcuni terapisti dicono che può essere efficace nel lungo periodo. Gli esperti consigliano: “L’importante è capire quello che sta succedendo nella nostra testa e perchè mangiamo in eccesso, altrimenti, qualsiasi dieta è destinata a fallire”. “Non c’è bisogno di cambiare la personalità, c’è solo bisogno di capire cosa sta accadendo nel nostro intimo, che ci consentirà di modificare il comportamento”.

Via | TheWallStreetJournal
Foto | Flickr

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