Benessereblog Salute Tumori infantili, dal tè verde una nuova cura contro il neuroblastoma

Tumori infantili, dal tè verde una nuova cura contro il neuroblastoma

Una sostanza naturale che viene estratta dal tè verde, potrebbe rivelarsi utile per combattere i tumori infantili, primo fra tutti il neuroblastoma.

Tumori infantili, dal tè verde una nuova cura contro il neuroblastoma

I tumori infantili, in particolar modo il neuroblastoma, potrebbero presto essere sconfitti grazie a una sostanza che viene estratta dal tè verde, una sostanza antiossidante che conosciamo piuttosto bene, ovvero la “catechina”. A renderlo noto, sarebbe stato l’oncologo Orazio Vittorio, ricercatore presso il Children’s Cancer Institute Australia e il Lowy Cancer Research Centre della UNSW, che grazie alle sue ricerche, sarebbe riuscito a creare una forma di catechina capace di distruggere il tumore, aumentando così la possibilità di diminuire il tasso di mortalità infantile ad esso collegato.

Che la catechina fosse una molecola molto utile contro alcune forme di cancro, era già un fatto noto, ma fino ad oggi la sua instabilità, una volta a contatto con l’organismo umano, aveva fatto in modo che il suo impiego fosse ancora limitato. Adesso, grazie alle loro ricerche, gli esperti australiani sono riusciti a creare una forma di catechina più stabile e quindi più efficace.

Si tratta di una scoperta molto incoraggiante per quanto concerne in particolar modo il trattamento del neuroblastoma, tumore che colpisce i bambini e che è causa di un’alta percentuale di decessi infantili. Questo genere di tumore è purtroppo resistente ai trattamenti di chemioterapia, ma grazie a questa nuova forma modificata di catechina, potrebbe essere possibile ottenere effetti positivi (si parla addirittura della distruzione del 50% delle cellule tumorali in soli tre giorni di trattamento con catechina), con “effetti minimi sulle cellule normali”, spiega il dottor Vittorio, che ha peraltro da poco ottenuto il “Kid’s Cancer Project Award” grazie alle sue ricerche.

“Ora – avrebbe dichiarato l’oncologo – sarò in grado di strutturare questa ricerca e lavorare per una terapia efficace contro il neuroblastoma aggressivo”.

Foto | da Pinterest di Shannon Williams

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