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Metodo Stamina, disabili in protesta a Montecitorio

Laura Boldrini ha ricevuto i rappresentanti del Movimento Vite Sospese, ma i malati avvertono: "le promesse non ci bastano"

Metodo Stamina, disabili in protesta a Montecitorio

Il Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ricevuto i rappresentanti del Movimento Vite Sospese, nato in difesa del metodo Stamina, per ascoltare le motivazioni che hanno spinto alcuni malati alla protesta in corso davanti a Montecitorio.

Le abbiamo spiegato i motivi della protesta e che ci sono molte lacune nel decreto che autorizza la sperimentazione del metodo Stamina, e abbiamo chiesto delle modifiche urgenti

ha spiegato l’avvocato Romina Lanza.

Il Presidente della Camera ha quindi chiesto che le venga consegnata una relazione in cui il Movimento spieghi le lacune e come dovrebbe essere migliorata la sperimentazione sulle terapie offerte dalla Stamina Foundation.

Relazione che presenterò nei prossimi giorni

ha assicurato Lanza.

Subito dopo avremo un nuovo incontro.

La protesta a Montecitorio

Nel frattempo le proteste di fronte alla sede del Parlamento non cessano. Iniziate alle 10 di ieri mattina, quando in piazza Montecitorio si contavano circa 150 manifestanti, hanno visto 9 disabili gravissimi dormire all’addiaccio.

Manifesteremo a oltranza, questa volta non basteranno le promesse a fermarci. Non andremo via finché non ci verrà data la possibilità di curarci

ha detto Sandro Biviano, affetto da distrofia muscolare come il fratello Marco – che sta manifestando con lui in piazza – le 2 sorelle e il padre e uno zio, entrambi deceduti a causa della malattia.

Ai manifestanti era stato promesso che sarebbero stati ricevuti questa mattina alle 11, ma nel corso della mattinata un portavoce del presidente Boldrini ha annunciato il rinvio dell’appuntamento nel pomeriggio. Mentre tentavano di entrare alla camera i fratelli Biviano hanno avuto un malore e sono stati soccorsi da un’ambulanza.

Anche lo scorso 11 luglio ci fecero tante promesse, ma poi, finita la protesta, non ne è stata mantenuta nessuna

ha raccontato Sandro Biviano all’inizio della protesta.

Adesso ho deciso che non mi fermerò. Possono promettermi il mondo, ma io da qui non me ne vado senza aver raggiunto il risultato di poter curare me stesso e i miei fratelli. Una delle mie sorelle è ormai molto grave, non sopporto l’idea di vederla morire, specie sapendo che le sono state negate le cure compassionevoli del professor Davide Vannoni.

Come ha spiegato il vicepresidente del Movimento Vite Sospese, Pietro Crisafulli, la richiesta è quella di consentire l’accesso alla sperimentazione che dovrebbe partire a breve anche ai pazienti attualmente esclusi.

Così com’è stata concepita la sperimentazione divide i malati in pazienti di serie A e di serie B, e intanto in attesa di potersi curare in tanti stanno morendo

ha aggiunto Crisafulli.

Chiediamo soprattutto un decreto urgente che permetta a tutti le cure compassionevoli col metodo Stamina. Altrimenti i nostri politici dovranno rispondere dell’accusa di genocidio.

Via | Agi; Movimento Vite Sospese

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