Benessereblog Salute HIV, grazie alle staminali due uomini sconfiggono il virus

HIV, grazie alle staminali due uomini sconfiggono il virus

L'annuncio all'Aids Society Conference di Kuala Lumpur. I ricercatori sono entusiasti

HIV, grazie alle staminali due uomini sconfiggono il virus

Sconfiggere l’HIV con un trapianto di staminali. Non si tratta di fantascienza, ma di quello che sembra sempre più essere un trattamento promettente per la cura di quest’infezione che, fino ad oggi, altre terapie sono riuscite a tenere sotto controllo, ma non a debellare. Infatti dopo il cosiddetto “paziente Berlino”, Timothy Ray Brown, l’unico adulto ad essere stato fino ad oggi dichiarato guarito dell’infezione, altri 2 uomini sono stati curati con successo.

L’annuncio arriva dall’Aids Society Conference in corso in questi giorni a Kuala Lumpur, dove sono stati riportati i casi di quelli che da ora in poi conosceremo come “pazienti Boston”. Entrambi sono stati sottoposti allo stesso regime terapeutico che ha portato alla guarigione di Brown, il primo ormai 5 anni fa, il secondo 3 anni fa.

Le cellule utilizzate nel trapianto sono le stesse che vengono usate nella terapia del linfoma. Una volta trapiantate, vanno a rimpiazzare le cellule che producono il midollo osseo. C’è, però, una differenza rispetto alle cellule utilizzate per curare il “paziente Berlino”. Brown, infatti, ha ricevuto staminali portatrici di una mutazione dall’effetto protettivo contro l’HIV perché colpisce CCR5, proteina indispensabile al virus per infettare le cellule. I “pazienti Boston”, invece, hanno ricevuto staminali prive di questa mutazione.

Il trattamento, ha, però, avuto comunque mostrato i primi successi. Attualmente non è possibile rilevare la presenza dell’HIV nel sangue di nessuno dei due pazienti e secondo Daniel Kruritzkes, che ha seguito entrambi i casi,

i dati finora sono incoraggianti.

Come hanno spiegato i medici del medici del Brigham and Women’s Hospital di Boston, ci vorrà almeno ancora un altro anno prima di poter definitivamente parlare di guarigione. I due pazienti, infatti, per il momento stanno ancora assumendo antiretrovirali. Ma i ricercatori si sono dimostrati entusiasti di questi primi risultati: speriamo che questo entusiasmo non sia destinato a spegnersi.

Via | Agi
Foto | da Flickr di NIAID_Flickr

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