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Lo stato di salute su Twitter

condividiamo sempre più spesso i nostri malesseri sui social network cercando cure ed evitando il ricordo al medico

Lo stato di salute su Twitter

Si fa un gran parlare di medico telematico, ricette via Internet e soluzioni che sfruttano la Rete ma c’è anche molto scetticismo nei confronti delle diagnosi online e soprattutto delle autodiagnosi, che spesso seminano il panico anziché tranquillizzare chi soffre di sintomi che, cercando su Internet, ci allarmano moltisismo. Eppure siamo sempre più tentati di sfruttare le reti sociali per appurare il nostro stato di salute e lo conferma una ricerca dell’Università John Hopkins che ha analizzato i tweet di milioni di pazienti. Ci si confronta, si chiedono i pareri di amici e conoscenti (tra di loro magari c’è anche qualche medico o aspirante tale, chissà) ma più spesso semplicemente si condivide il proprio malessere, foss’anche un semplice mal di testa.

L’analisi dei messaggi a tema salute su Twitter ha allarmato gli specialisti, perché ne è emersa una tendenza pericolosa: le autocure spesso rivelano clamorosi errori nella valutazione dei malesseri e delle patologie. Tante persone per esempio curano una semplice influenza a suon di antibiotici quando non è necessario né utile se l’influenza non è provocata da un virus. Il problema che ne deriva è assai più serio di quanto non sembri, perché si sviluppa la resistenza del nostro organismo agli antibiotici, che diventano inefficaci e costituiscono un problema sanitario collettivo. Tanti malesseri inoltre vengono equivocati e curati come ciò che non sono e spesso non si ritiene necessario il ricorso al medico.

Ammettiamolo, tutti siamo stati tentati da qualche ricerca innocente sul web per informarsi meglio su quanto il medico sembrava tacere rendendoci sospettosi. In tanti poi abbiamo cercato i nostri sintomi su qualche portale specifico prima di telefonare al dottore scucendo fior di quattrini per capire cosa avessimo, nella speranza forse che bastasse leggere qualche rimedio per risolvere tutto da soli. Considerando poi l’importanza che i social network hanno assunto nella nostra vita quotidiana non ci sorprende che diventino anche espressione di aspetti della nostra vita prima del tutto estranei alla Rete. Ma bisogna comunque tener presente con la giusta lucidità che i problemi di salute vanno risolti nelle sedi opportune e con l’aiuto di chi per mestiere se ne intende più dei propri follower su Twitter.

Via | ElMundo

Foto | Flickr

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