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Cure palliative, oggi è la Giornata nazionale del sollievo

Alleviare la sofferenza fisica e morale di chi non può più sperare in cure e terapie efficaci e farlo il più possibile lontano dagli ospedali, che, per legge, dovrebbero comunque avere Unità di cure palliative. Ci stiamo riuscendo?

Cure palliative, oggi è la Giornata nazionale del sollievo

Si celebra oggi in tutta Italia la Giornata nazionale del sollievo. Giunta alla sua dodicesima edizione, l’iniziativa riporta l’attenzione sul l’importanza delle cure palliative per

promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione.

L’iniziativa è stata presentata a Roma lo scorsco 23 maggio da Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto (coordinatrice per la Sanità nella Conferenza Stato-Regioni), Annarosa Racca, presidente di Federfarma e Bruno Vespa, presidente della Fondazione “Gigi Ghirotti”, dedicata al giornalista morto di cancro nel 1974 che ha raccontato come quello nella mondo della sanità pubblica sia stato un

lungo viaggio nel tunnel della malattia.

Via via che si avvicina la data del mio nuovo appuntamento ospedaliero

raccontava Ghirotti in un articolo apparso dopo la sua morte, nel giugno 1974, sulle pagine de La Stampa,

cresce in me l’apprensione. Non temo tanto per il mio letto, quanto per l’ospedale, per gli ospedali tutti.

Vespa ha ricordato come, a 40 anni dalla vicenda di Ghirotti,

sia ancora difficile convincere i medici che spesso la prima cosa, la più importante per il malato, è non provare dolore: l’umanizzazione della cura è gratis, non costa nulla, è una questione culturale.

Da questo punto di vista le speranze dei pazienti sono racchiuse nella Legge 38 del 2010, che impone alle Regioni l’istituzione di Unità di cure palliative (Ucp) domiciliari. Al momento, ha spiegato Lorenzin, solo circa la metà delle Regioni sono in regola con questa legge. Per questo il ministro si è impegnato

in sede della prossima Conferenza Stato-Regioni, a capire, secondo un approccio pragmatico, quali siano le difficoltà degli Enti locali rimasti indietro per poterli così aiutare a mettersi in linea.

Lorenzin ha posto anche l’attenzione sul volontariato che

deve essere valorizzatro in quanto servizio sussidiaro fondamentale.

Racca ha aggiunto che anche le farmacie italiane

sono pronte e disponibili a dare spazio all’assistenza domiciliare.

Anche Zaia ha sottolineato l’importanza della deospedalizzazione, che, da un lato, permette cure più sostenibili per i pazienti e, dall’altro, riduce i costi e migliora l’efficienza della sanità pubblica.

Le manifestazioni previste sono 135. Il ministro della Salute parteciperà alle iniziative in programma al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma, dove artisti e personaggi dello spettacolo incontreranno i pazienti più sofferenti.

Via | Asca

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