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Nevralgia del trigemino: sintomi e cure

Chi soffre di nevralgia del trigemino deve lottare contro sintomi dolorosi molto intensi. Ecco le possibili cure

Nevralgia del trigemino: sintomi e cure

La nevralgia del trigemino è un disturbo cronico doloroso che colpisce il trigemino, il nervo che porta le sensazioni dal viso al cervello. Piccole stimolazioni del volto, come lavarsi i denti, truccarsi, lavarsi la faccia o anche semplicemente sorridere possono scatenare sintomi variabili dalle lievi fitte occasionali a dolori lancinanti simili ad uno shock elettrico. Il dolore può durare da pochi secondi a mesi e può coinvolgere guance, mascelle, denti, gengive, labbra e, meno spesso, occhi e fronte. In genere il fastidio coinvolge un solo lato del volto, ma può sia essere concentrato in un punto, sia diffondersi in modo più ampio. A volte compare spontaneamente, senza bisogno di nessuno stimolo e, in ogni caso, gli attacchi diventano sempre più frequenti e più dolorosi.

In genere le prime cure prevedono l’assunzione di farmaci, che possono anche essere la soluzione definitiva. Se, però, il problema non si dovesse risolvere con i medicinali o questi non facessero più effetto potrebbero essere necessarie iniezioni o interventi chirurgici mirati a eliminare la compressione del nervo che è alla base del dolore.

I farmaci più adatti per trattare la nevralgia del trigemino sono gli anticonvulsivanti. Molto utilizzata è la carbamazepina, ma anche l’oxcarbazepina, il clonazepam e il gabapentin possono essere efficaci. Inoltre anche gli spasmolitici come il baclofene, usati da soli o insieme alla carbamazepina, possono dare sollievo permettendo ai muscoli di rilassarsi.

Eventuali interventi chirurgici per eliminare la compressione o il danno al trigemino servono per ripristinarne il corretto funzionamento, ma in alcuni casi il problema può ripresentarsi mesi o anni dopo l’operazione. Le tipologie di intervento sono diverse fra loro e possono prevedere sia incisioni chirurgiche dietro all’orecchio, sia l’uso delle radiazioni (sempre più diffuse) o delle radiofrequenze e di iniezioni a base di glicerolo che distruggono le fibre nervose che, non funzionando più correttamente, possono arrivare a far diventare insensibile il volto. Infine, il chirurgo potrebbe scegliere di bloccare la nevralgia danneggiando il trigemino inserendo un piccolo palloncino che, gonfiandosi, comprime il nervo a tal punto da bloccare il segnale doloroso.

Accanto a queste cure, anche la natura, la medicina alternativa e quella complementare propongono delle soluzioni la cui efficacia non è, però, mai stata provata. Fra queste sono incluse l’agopuntura, il biofeedback, la stimolazione elettrica dei nervi e terapie a base di vitamine o altri nutrienti.

Via | Mayo Clinic
Foto | Flickr

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