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Ocse, l’assistenza gratuita all’infanzia aiuta a migliorare il benessere

Aiuta a conciliare lavoro, impegni familiari e vita personale

Ocse, l’assistenza gratuita all’infanzia aiuta a migliorare il benessere

Il benessere dipende anche dalla capacità di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, e offrire ai cittadini un’assistenza gratuita all’infanzia aiuta a raggiungere questo obiettivo. E’ questo quanto emerge dal Better Life Index dell’OCSE (il parametro utilizzato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per valutare il benessere delle società nei suoi Paesi membri), secondo cui, purtroppo, la soddisfazione complessiva degli italiani sulla loro vita è inferiore alla media, assestandosi a 6,0 su 10 contro il 6,6 medio rilevato nei Paesi OCSE.

La capacità di conciliare con successo lavoro, impegni familiari e vita personale è importante per il benessere di tutti i membri del nucleo familiare

spiega l’OCSE, sottolineando che

le autorità pubbliche possono contribuire ad affrontare il problema incoraggiando pratiche lavorative flessibili e misure di sostegno, aiutando i genitori a trovare più facilmente un miglior equilibrio tra lavoro e vita di casa.

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L’OCSE riporta come esempio virtuoso di assistenza gratuita all’infanzia quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che offre un servizio rivolto ai figli dei dipendenti che abbiano tra 4 e 12 anni. 

Situato a Roma presso la sede del dicastero e, in estate, presso strutture sportive nelle vicinanze, il servizio è attivo durante i giorni feriali nei periodi in cui le scuole sono chiuse. I dipendenti possono lasciare qui i figli prima di andare al lavoro, riprenderli all’ora di pranzo e, se necessario, lasciarli nuovamente nel pomeriggio per poi riprenderli alla sera. 

“Le attività sono gestite da personale qualificato nell’assistenza all’infanzia”, spiega l’OCSE, sottolineando che il 76% degli utenti “valuta l’esperienza di questo servizio per i propri figli come ‘eccellente’” e il 21% “la considera ‘buona’”, ma non solo. “Il tasso di presenza al lavoro, da parte dei dipendenti che usufruiscono del servizio”, spiega infatti l’OCSE, “è altresì, in media, più elevato rispetto a quello degli altri dipendenti con bambini della stessa età”.

A trarne vantaggio, insomma, sono tutte le parti in gioco.

” title=”Un esempio virtuoso: il caso del Ministero dell’Economia e delle Finanze”]

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Come spiega l’OCSE “la quantità e la qualità del tempo libero sono importanti per il benessere generale e possono essere fonte di ulteriori benefici per la salute fisica e mentale”. Fortunatamente secondo il Better Life Index in Italia sono pochi i lavoratori dipendenti che lavorano molto a lungo. 

In generale, a lavorare di più sono gli uomini (il 5% rispetto al 2% delle donne), ma “un numero minore di ore di lavoro retribuito per le donne non significa necessariamente che esse hanno più tempo libero a disposizione. Gli uomini in Italia dedicano approssimativamente 15 ore al giorno alla cura personale e al tempo libero e le donne 14”.

” title=”I vantaggi del tempo libero”]
Via | Better Life Index

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