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Psicologia, anche con l’ansia sociale si può fare amicizia

Dover fare i conti con l’ansia sociale non è affatto facile, ma uno studio rivela che c’è una speranza per chi ne soffre.

Psicologia, anche con l’ansia sociale si può fare amicizia

Il disturbo di ansia sociale è un disturbo che va ben oltre la semplice timidezza, un disturbo che può senza dubbio manifestarsi in modi più o meno gravi e profondi, ma che comunque mina e compromette la qualità della vita di una persona. Questo perché chi ne soffre tende a vivere nella paura di incontrare nuove persone, ad evitare di partecipare ad eventi sociali o a rinunciare addirittura a delle opportunità di lavoro, per paura di essere respinti, messi in imbarazzo, o comunque di essere visti come “dei falliti” dalle altre persone.

Per queste persone fare amicizia è spesso davvero molto difficile, e come se tutto ciò non bastasse, le persone che soffrono di questo disturbo tendono anche a ritenere che le proprie relazioni di amicizia non siano proprio eccelse, ma che anzi siano di qualità inferiore rispetto a quelle degli altri.

Ad analizzare meglio la questione sarebbero stati i membri della Washington University, che attraverso un nuovo studio sono giunti alla conclusione che … le cose non sono poi così negative come possono sembrare.

A quanto sembra infatti, non necessariamente ciò che una persona che soffre di ansia sociale pensa in merito alle proprie amicizie deve essere considerato “reale”.

“Le persone che soffrono di una elevata ansia sociale pensano in genere di essere peggiori di quello che realmente sono. Questo nuovo studio suggerisce che lo stesso vale per le loro amicizie”, spiegano infatti gli esperti.

Per giungere a tale conclusione, gli autori della ricerca hanno esaminato una serie di test psicologici volti a valutare la qualità delle amicizie di un gruppo di 112 partecipanti con disturbo d’ansia sociale.

Ogni partecipante aveva portato con sé un amico, che ha preso parte al test. Dalle analisi sarebbe emerso in effetti che chi soffriva di ansia sociale tendeva a classificare la propria relazione di amicizia in maniera peggiore rispetto al normale, e ciò appariva in maniera più evidente nelle persone giovani ed in quelle la cui amicizia era nata da poco tempo.

“Le persone con disturbo di ansia sociale pensano che le loro amicizie siano peggiori, ma i loro amici non la pensano allo stesso modo – spiegano adesso gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Abnormal Psychology – I loro amici sembrano pensare qualcosa più del tipo: ‘E’ diversa, ma non peggiore’. Gli amici di persone con il disturbo d’ansia sociale sembrano essere consapevoli del fatto che i loro amici stanno affrontando problemi, e inoltre vedono la persona con disturbo d’ansia sociale come meno dominante nel rapporto di amicizia”.

Insomma, a quanto sembra, nonostante nella propria mente possano formarsi veri e propri castelli di sabbia, sembra che a conti fatti l’amicizia instaurata da una persona che soffre di questo disturbo non sia affatto inferiore rispetto ad ogni altro tipo di amicizia. Avere questa consapevolezza (ed interiorizzarla) è importante, poiché in questo modo si potrebbe imparare a fare amicizia, e superare pian piano questo spiacevole problema.

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via | ScienceDaily

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