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Psicologia, Facebook ci rende più “soli”?

Facebook ci permette di connetterci con il mondo, o ci rende sempre più soli?

Psicologia, Facebook ci rende più “soli”?

Facebook ci rende più soli, o sono piuttosto le persone che si sentono più sole ad usare maggiormente Facebook? E’ questa la domanda che si sono posti i membri della University of Wisconsin-Milwaukee, che attraverso una recente meta-analisi hanno cercato di comprendere se il fenomeno di Facebook, che conta sempre più utenti in tutto il mondo, possa portare o meno le persone ad isolarsi dal mondo reale. Che i social network abbiano avuto un impatto molto importante sulla vita degli utenti è un dato di fatto, ma questi stessi social network, favoriscono davvero le interazioni sociali? La risposta è si, ma esistono come sempre delle eccezioni.

Secondo quanto emerso dal nuovo studio, pubblicato su Computers in Human Behavior, pare infatti che esista una relazione tra l’uso di Facebook e la solitudine. Per diverso tempo i ricercatori si sono domandati se l’utilizzo di Internet potesse essere considerato, in generale, psicologicamente benefico oppure dannoso.

Trascorrere tante ore di fronte a una macchina ci impedisce di avere delle connessioni reali con altre persone, oppure, permette alle persone timide o socialmente imbarazzate di connettersi con gli altri in un modo più comodo per loro, rispetto al dover affrontare una comunicazione face-to-face? Certo, quando le persone comunicano on-line hanno la possibilità di riflettere e pensare più a lungo prima di dire qualcosa, e questo da loro la possibilità di sentirsi meno ansiose e più sicure … ma esisteranno solo aspetti positivi in questo genere di comunicazione?

Per rispondere a questa domanda, gli esperti hanno eseguito una meta-analisi ed hanno svolto una ricerca sulle banche dati elettroniche basandosi sulla parola chiave “Facebook”, associata ad altri termini di ricerca come ansia, timidezza, solitudine. I risultati della meta-analisi hanno dimostrato che esiste una relazione tra l’uso di Facebook e la solitudine. Cioè, con l’aumento della solitudine, il tempo speso su Facebook aumenta, e non il contrario.

Tuttavia, ciò vuol dire al tempo stesso che, chi si sente solo ed usa Facebook per esorcizzare questa sensazione, non si sentirà automaticamente meno solo. Chi invece riesce ad avere dei rapporti interpersonali nel mondo reale, con Facebook può senza dubbio aumentare il suo numero di amici, e non sentirsi solo.

“I ricchi – tirano le somme gli autori della ricerca – diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri”.

A conti fatti dunque, appare chiaro che non è Facebook la causa della solitudine, ma non è neanche la soluzione a questo sempre più diffuso problema. Dal canto loro, gli autori dello studio sottolineano che ulteriori ricerche sono indubbiamente necessarie per poter spiegare meglio il fenomeno, e per controllare l’insorgenza di problemi psicologici e di salute come la depressione, problema strettamente collegato a sensazioni negative come – appunto – quella della solitudine.

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via | Sciencedaily.com

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