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Vacanze, da Puglia e Basilicata souvenir all’insegna della salute

Olio extravergine e grani antichi, ma non solo. Ecco i "ricordi" più salutari che si possono portare a casa da un viaggio a cavallo dell'altopiano delle Murge

Vacanze, da Puglia e Basilicata souvenir all’insegna della salute

Con l’arrivo di settembre per la maggior parte degli italiani le vacanze lasciano spazio ai ricordi. Ad alimentarli sono senza dubbio anche i souvenir portati a casa dai viaggi estivi, souvenir che secondo un’analisi condotta da Coldiretti sulla base di dati Ixè nel 22% dei casi sono rappresentati dai prodotti tipici, quest’anno classificatisi al primo posto nell’elenco dei ricordini più amati dagli abitanti dello Stivale.

Sicuramente Coldiretti ha ragione nell’affermare che la scelta di prodotti alimentari tipici come souvenir delle vacanze sia stata favorita dalla sempre più forte tendenza agli acquisti utili che caratterizza questo periodo di crisi economica. Innegabile, però, anche il sempre maggiore interesse degli italiani per i prodotti Dop, Igp e chi più marchi ha più ne metta, strettamente legato alla possibilità di dedicare parte delle vacanze alla visita di frantoi, sagre, agriturismi rilevata sempre da Coldiretti/Ixè.

A darne prova è anche il viaggio compiuto per voi da Benessereblog nelle settimane di agosto appena trascorse. Spostandoci tra la Puglia e la Basilicata abbiamo voluto indagare sui prodotti tipici di queste terre, geograficamente profondamente legate da un altopiano, quello delle Murge, che sfuma i confini dei due territori così come l’origine dei loro prodotti. Prodotti che spesso oltre alla tipicità offrono caratteristiche in più che li rendono preziosi alleati della salute e del benessere.

Terre di extravergine e di grani antichi

Certo, pensando alla Puglia la mente non può che fermarsi sulle sue distese di ulivi (nella foto solo uno dei tanti che abbiamo incontrato sulla nostra strada). Provengono da queste zone l’Olio Extravergine di Oliva Collina di Brindisi DOP, l’Olio Extravergine di Oliva Dauno DOP, l’Olio Extravergine di Oliva Terre d’Otranto DOP, l’Olio Extravergine di Oliva Terre di Bari DOP e l’Olio Extravergine di Oliva Terre Tarentine DOP. Perché acquistarli? Senza dubbio perché chi vuole proteggere la sua salute dovrebbe preferire l’olio d’oliva per condire a crudo gli alimenti che porta nel piatto. Nell’extravergine sono infatti presenti acidi grassi monoinsaturi più salutari rispetto ai grassi saturi di origine animale, ma non solo. L’olio extravergine è anche ricco di antiossidanti, vitamine e fitosteroli preziosi per la salute.

Meno famoso è un altro prodotto tipico di queste terre: il grano duro Senatore Cappelli, originariamente selezionato a Foggia e oggi rinomato per la sua purezza. Coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica, non ha mai subito mutazioni genetiche indotte e non è mai stato sottoposto ad incroci con altri grani duri geneticamente modificati. Inoltre è famoso per il suo contenuto particolarmente elevato in proteine, minerali e vitamine e per la povertà di glutine che lo rendono particolarmente digeribile. Inevitabile la tentazione di acquistarlo nella forma forse più evocativa della cucina pugliese, le orecchiette, ma in realtà il Senatore Cappelli e altri grani antichi coltivati tra Puglia e Basilicata possono essere portati a casa anche sotto altre spoglie.

orecchiette senatore cappelli

Nel nostro viaggio abbiamo infatti scoperto che il famoso Pane di Altamura DOP è rigorosamente prodotto con miscele di semola di grano duro che almeno per l’80% devono derivare dalla macinazione delle varietà Appulo, Arcangelo, Duilio e Simeto, tutti grani antichi ottenuti su queste terre. Proprio per questo fra gli altri pani quello di Altamura spicca per la sua digeribilità. Ma non è l’unico.

Dalla Puglia alla Basilicata

matera

Nella nostra traversata dell’altopiano delle Murge abbiamo avuto modo di scoprire anche il Pane di Matera IGP. La sua tradizione risale al Regno di Napoli e la sua produzione non può prescindere da una regola simile a quella da seguire nella preparazione del Pane di Altamura DOP: l’uso di varietà antiche di grano duro, rigorosamente coltivato nei territori materani. Visitando la Città dei Sassi (nella foto una veduta dall’antistante Belvedere) abbiamo avuto modo di degustarne preparato con grano Senatore Cappelli, ma anche il Duro Lucano, il Capeiti e l’Appulo sono ammessi nella ricetta di questa Igp. Ma c’è di più. Il Pane di Matera può essere prodotto solo con lievito madre naturale ottenuto mescolando la farina con polpa di frutta fresca matura macerata in acqua. Per questo a seconda della frutta utilizzata il prodotto finito può avere un profumo diverso. Resta, invece, invariata, la sua tipica forma a cornetto che fa sì che ogni sua fetta abbia la forma di un cuore dall’interno chiaro e morbido e dai bordi scuri e croccanti.

Spostandoci, invece, nella provincia di Potenza è possibile portare a casa ancora una volta benessere sotto forma di olio, facendo scorta di Olio Extravergine di Oliva “VULTURE” DOP, ma non solo. L’alta Val D’agri offre i Fagioli di Sarconi IGP, caratterizzati da un sapore dolce e da brevi tempi di cottura. Proprio quest’ultima caratteristica, dovuta al fatto di avere una buccia molto sottile, li rende interessanti dal punto di vista della salute. I Fagioli di Sarconi sono infatti particolarmente digeribili e richiedono tempi di cottura limitati che permettono di non compromettere le loro qualità nutrizionali. Inoltre al loro scarso contenuto in grassi si contrappongono buone dosi di proteine, fibre, minerali (in particolare ferro, calcio e fosforo) e vitamine (B1, B2 e PP). Proprio durante il periodo in cui molti italiani si concedono una vacanza la Basilicata dedica una due giorni a questa Igp. Se nessuno vi ha portato come souvenir dalle sue vacanze questi fagioli potete infatti pensare di degustarli direttamente sulla terra in cui vengono prodotti programmando una vista alla sagra organizzata ogni anno il 18 e il 19 agosto proprio a Sarconi.

Infine, alle pendici del Pollino abbiamo incontrato il Peperone di Senise IGP.

peperoni di senise

Disponibile in diverse varietà, rispetto ad altri peperoni quello di Senise è più ricco di sali e vitamina C, mentre è povero di acqua. In genere venduto essiccato (a volte già fritto in olio extravergine d’oliva, com’è il caso dei peperoni cruschi che abbiamo degustato per voi e che vi mostriamo in foto) o in polvere, viene aggiunto anche alla preparazione di diversi salumi tipici della produzione lucana. Anche in questo caso le vacanze estive sono un’occasione per conoscere i prodotti tipici e salutari della Basilicata. Ad agosto, infatti, è possibile partecipare alla sagra “U strittul ru zafaran” (“zafaran” è il nome del Peperone di Senise nel dialetto locale) che anima ogni anno i vicoli della cittadina lucana.

Di sicuro le bontà gastronomiche reperibili in queste regioni che oltre a deliziare il palato promettono di proteggere la salute non finiscono qui. Purtroppo l’inesorabile arrivo dell’autunno ha costretto anche noi a riprendere la strada di casa, portando però souvenir di tutto ciò che di buono e salutare abbiamo incontrato lungo il nostro viaggio.

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Foto | @si.sol. @aspinellibarrile

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