Benessereblog Alimentazione Ritirata acqua Coop «in ottica di massima precauzione», perché segnalati casi di malessere

Ritirata acqua Coop «in ottica di massima precauzione», perché segnalati casi di malessere

Attraverso il suo sito la catena della GDO ha specificato il lotto sotto accusa, rendendosi disponibile alla sostituzione o al rimborso delle confezioni eventualmente acquistate

Ritirata acqua Coop «in ottica di massima precauzione», perché segnalati casi di malessere
    Nel comunicato ufficiale, la Coop scrive esplicitamente che:

    «sono stati segnalati alcuni episodi di malessere in seguito al consumo di acqua minerale acquistata presso il negozio Coop di Montevarchi. In ottica di massima precauzione abbiamo già ritirato l’intero lotto in tutti negozi che lo hanno ricevuto». Il prodotto coinvolto è l’acqua minerale naturale Coop sorgente Monte Cimone litri 1,5, Lotto 40902- scadenza giugno 2015.

     
    Coop Invita poi i consumatori che l’avessero acquistato

    «a non utilizzare il prodotto e restituirlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso della confezione».

    Inoltre è stato messo a disposizione il numero verde 800-805580 per ulteriori informazioni.

Aggiornamento: Benessereblog ha ritenuto opportuno contattare Coop per avere precisazioni in merito alla posizione assunta nell’ambito della vicenda. L’azienda ha sollecitamente risposto rassicurando sul fatto che

di fronte alla segnalazione del problema, già la sera di mercoledì 9 aprile Coop si è attivata per comprendere le cause e contemporaneamente per precauzione ha deciso di provvedere al ritiro immediato dell’intero lotto. Affissi anche i cartelli di richiamo nei punti vendita coinvolti e segnalato l’avviso di ritiro del prodotto anche sulla apposita pagina su www.e-coop.it.

Dalle prime verifiche il problema potrebbe essere dovuto ad un intervento di manutenzione/disinfezione di una valvola in linea di produzione con possibile contaminazione di piccole quantità di disinfettante in alcune bottiglie, tutte consegnate nella stessa zona.

Siamo molto rammaricati del disagio causato ai nostri Soci e Consumatori ma stiamo collaborando con le autorità pubbliche e stiamo comunque continuando a svolgere ulteriori approfondimenti per verificare le possibili cause dell’accaduto

aggiunge Coop.

Attendiamo anche gli esiti delle analisi che l’Asl sta effettuando sull’acqua riportata dai consumatori che hanno avuto malori e prelevata a punto vendita. Allo stato attuale l’episodio risulta circoscritto ad un momento produttivo estremamente limitato e a un’area geografica ben definita.

Il nostro numero verde 8005580 è come sempre il punto di riferimento primario in caso di richieste di informazioni da parte del consumatore.

Coop ha rassicurato anche sui controlli eseguiti sui propri prodotti ormai da più di 30 anni. Un impegno rinnovato lo scorso anno varando una campagna informativa nell’ambito della quale sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento diversi prodotti base della filiera agroalimentare italiana a proprio marchio, facendo del proprio sito il polo di riferimento per la fruizione delle opportune informazioni.

Già a partire dagli anni ’80 Coop si è dotata di un proprio Laboratorio interno.

Un Laboratorio

fa sapere Coop

che nel tempo ha visto arricchirsi la propria dotazione strumentale e affinare le proprie competenze tanto da diventare una vera e propria barriera anti-frodi alimentari e di analisi innovative per la sicurezza.

All’esperienza di biologi e chimici

precisa Coop

è affidato anche il compito di presidiare i rischi emergenti e di combattere le frodi con tecniche innovative; per farlo, oltre a collaborare con importanti enti scientifici, si è recentemente dotato di un nuovo strumento in arrivo dalla Francia che è un’autentica rarità nel nostro Paese (attualmente è in dotazione solo in 2 poli universitari).

Si chiama Heracles e tecnicamente è un gascromatografo evoluto, abbinato ad un potente software di analisi statistica; lo strumento ha la peculiarità di “annusare” le sostanze volatili caratteristiche emesse da qualsiasi materia prima o prodotto e attribuisce di conseguenza una sorta di carta d’identità o “impronta digitale” specifica del prodotto stesso. In questo modo è possibile in tempi più brevi di quelli a cui siamo solitamente abituati (e di fronte alle continue emergenze questo fa la differenza) distinguere un alimento conforme da uno adulterato. Per esempio può essere utilizzata per valutare la provenienza geografica dei campioni analizzati e identificare le varietà vegetali utilizzate nei diversi prodotti (es olio extravergine d’oliva di diverse regioni italiane o rapporto tra varietà “arabica” e “robusta” nel caffè).

Il caso dell’acqua ritirata

image

La Coop ha ritirato dal commercio un intero lotto di acqua minerale naturale Coop sorgente Monte Cimone litri 1,5 dopo la segnalazione di alcuni episodi di malessere in seguito al consumo di bottiglie acquistate presso il negozio Coop di Montevarchi, in provincia di Arezzo.

Ad annunciarlo è la stessa Coop attraverso il suo sito ufficiale, dove viene precisato che il lotto in questione è il numero 40902 con scadenza giugno 2015.

La Coop invita i consumatori che avessero acquistato bottiglie appartenenti al suddetto lotto a non consumarle e a restituirlo presso i punti vendita, rendendosi disponibile alla sostituzione o al rimborso della confezione, precisando che per avere ulteriori informazioni a tal proposito è possibile chiamare il numero verde 800-805580.

Non si tratta del primo caso in cui la GDO si trova a dover ritirare dal mercato un lotto di acqua potenzialmente pericolosa per la salute. Nello scorso mese di novembre anche Conad si era trovata a dover affrontare un’emergenza simile. All’epoca, però, i problemi riscontrati riguardavano il sapore e l’odore anomali dell’acqua. In questo caso, invece, l’acqua avrebbe già causato problemi di salute nei consumatori, che secondo quanto riportato dalla stampa locale avrebbero accusato dolori addominali, nausea, vomito o diarrea.

I casi sarebbero in totale quattro e tre dei pazienti sarebbero stati già dimessi. Secondo i loro racconti l’acqua avrebbe avuto un sapore “acre, di detersivo”.

Gli opportuni controlli di laboratorio sarebbero stati già avviati. Le analisi dovrebbero riguardare sia campioni dell’acqua consumata dai malcapitati, sia su campioni prelevati da altre bottiglie ritirate dal commercio.

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Via | Coop

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