Benessereblog Salute La sindrome da distress respiratorio nel neonato: cause e sintomi

La sindrome da distress respiratorio nel neonato: cause e sintomi

Quali sono le cause e i sintomi della sindrome da distress respiratorio nei bambini?

La sindrome da distress respiratorio nel neonato: cause e sintomi

La sindrome da distress respiratorio (Respiratory Distress Syndrome – RDS) nei bambini è un problema che comporta una forte difficoltà nella respirazione, un problema che si verifica quando i polmoni del piccolo non sono ancora pienamente sviluppati. Statisticamente tale sindrome si presenta in circa il 2,5-3% dei bambini ricoverati nelle Unità di Cure Intesive Pediatriche. La sindrome da distress respiratorio è molto frequente in caso di parto molto prematuro, dal momento che i polmoni del bambino non sono ancora riusciti a svilupparsi in maniera completa.

In questo caso infatti, a livello polmonare, si determina una carenza di “surfattante“, ovvero una sostanza prodotta dal polmone, che evita che gli alveoli collassino durante la respirazione. Per ridurre al minimo il rischio di tale sindrome, sarà dunque necessario evitare il più possibile la prematurità, e gestire in maniera appropriata la gravidanza. Qualora il bambino nasca comunque in maniera prematura (prima della 37a settimana), sarà effettuato un test per stabilire il grado di sviluppo dei polmoni.

Il rischio di sindrome da distress respiratorio aumenta anche in caso di parto con cesareo, nel caso in cui la mamma sia affetta da diabete gestazionale, in caso di complicazioni durante il parto, e nel caso in cui, durante precedenti gravidanze, i piccoli abbiano sofferto di sindrome da distress respiratorio. I sintomi della sindrome da distress respiratorio sono rappresentati da un maggiore battito cardiaco, una maggiore respirazione, segni di difficoltà respiratoria, grugniti, gonfiore negli arti superiori e inferiori, e cianosi.

Oltre che attraverso i sintomi, la diagnosi sarà poi confermata da radiografia del torace ed emogas. In questa fase è fondamentale che il piccolino venga ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), e venga aiutato nel processo di respirazione. In mancanza di surfattante, verranno inoltre somministrate sostanze che ne stimolino la produzione.

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via | Osservatoriomalattierare, Pianetamamma

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